I Castelli di Cannero sorgono su isolotti rocciosi al largo della costa piemontese del Lago Maggiore, proprio di fronte alla cittadina di Cannero Riviera, ma ben visibili anche dalla sponda lombarda, in particolare da Luino. Questi suggestivi ruderi fortificati, da secoli avvolti da un alone di mistero, sono oggi un rinnovato sito culturale visitabile grazie a un progetto firmato Terre Borromeo.
I Castelli di Cannero hanno un passato complesso, fatto di rivalità, lotte di potere e trasformazioni. In origine, sull’isola principale si trovava la Rocca Vitaliana, costruita nel Cinquecento dalla famiglia Borromeo sui resti di un’antica fortezza medievale, precedentemente occupata dai famigerati fratelli Mazzarditi.
I Mazzarditi erano una famiglia di nobili decaduti e briganti, che tra il XIV e il XV secolo si impadronirono di questi isolotti e li trasformarono in un rifugio inespugnabile. Da qui esercitavano il controllo delle vie lacustri, imponendo pedaggi e seminando terrore tra le popolazioni rivierasche.
Nel 1519, dopo anni di disordini, il Ducato di Milano ordinò la distruzione del loro castello. Alcuni anni dopo, i Borromeo ottennero il permesso di costruire una nuova fortezza: nacque così la Rocca Vitaliana, destinata a difendere i confini nord del ducato.
Nonostante la sua maestosa posizione e le solide mura, il castello non ebbe mai un vero utilizzo militare. Fu progressivamente abbandonato e lasciato al tempo, trasformandosi in un pittoresco rudere che ha ispirato viaggiatori e pittori dell’Ottocento.
A partire dal 28 giugno 2025, i Castelli di Cannero tornano a vivere grazie a un importante intervento di restauro e valorizzazione promosso da Terre Borromeo, lo stesso ente che gestisce le Isole Borromee, la Rocca di Angera e Villa Pallavicino.
Il nuovo percorso museale permette di esplorare parte degli ambienti interni, ricostruiti con rispetto filologico, e offre una narrazione immersiva attraverso l’utilizzo di audioguide multilingua. La visita è pensata come un’esperienza culturale e paesaggistica unica, arricchita dal fascino del viaggio in battello attraverso il Lago Maggiore.
I Castelli di Cannero sono raggiungibili solo via lago. Il biglietto di ingresso include:
Le visite si svolgono tutti i giorni, con partenze da diversi punti del Lago Maggiore, inclusa Luino, dove per il primo mese sarà attivo un servizio diretto e giornaliero.
Per tutto il primo mese di apertura, le imbarcazioni partiranno quotidianamente dal pontile situato presso la spiaggia delle Serenelle di Luino, con i seguenti orari (vedi posizione su Google Maps)
Si consiglia vivamente la prenotazione online, in quanto i posti sono limitati e la domanda è elevata soprattutto nei fine settimana e nei periodi festivi.
Il prezzo include trasporto A/R, visita al museo e audioguida.
Per le visite scolastiche è disponibile un servizio di prenotazione dedicato. Gli istituti possono scrivere a:
Per gruppi organizzati o agenzie, è attivo un call center tutti i giorni dalle 8:30 alle 18:00:
+39 0323 933478
Lo staff di Terre Borromeo fornisce assistenza personalizzata per organizzare la visita, definire orari e modalità di imbarco, nonché integrare l’esperienza con eventuali attività didattiche o percorsi tematici.
Il sito è gestito da Terre Borromeo, marchio culturale della famiglia Borromeo, attiva da secoli nella tutela e valorizzazione del patrimonio storico e naturalistico del Lago Maggiore. Il progetto dei Castelli di Cannero si aggiunge al sistema museale Borromeo, che comprende:
La direzione scientifica del progetto ha coinvolto storici, architetti e restauratori specializzati in strutture difensive lacustri, con l’obiettivo di restituire al pubblico un luogo emblematico del paesaggio prealpino.
I biglietti per la visita sono già disponibili online sul portale ufficiale:
https://tickets.terreborromeo.it
È fortemente consigliato acquistare i biglietti con anticipo per assicurarsi l’orario desiderato e usufruire delle migliori condizioni di visita.
Per scoprire i Castelli di Cannero partendo da Luino, questa è un’occasione unica per vivere la bellezza del Lago Maggiore in una nuova prospettiva, tra natura, storia e architettura.